La guerra a 6 gambe. Poeti d’Europa per uomini e animali in guerra

In occasione del Centenario della fine della Grande Guerra sintesi&cultura propone agli ospiti di Tutti insieme in Via Caprera una selezione delle immagini che il compianto Eugenio Bucciol (1930 – 2015) nel 2003 ha raccolto nella mostra fotografica e nel catalogo “Animali al fronte. Protagonisti oscuri della grande guerra”.

Suddivisa per i diversi fronti in cui la guerra si è combattuta, da quello francese a quello russo e mesopotamico, la mostra racconta l’indissolubile legame che ha unito l’uomo e gli animali: un legame logico in un mondo ancora pienamente contadino che caratterizzava l’Europa nel 1914, dove l’animale era imprescindibile risorsa alimentare, mezzo di trasporto e di comunicazione, addirittura occasione di svago.

Alla Grande Guerra parteciparono maiali, buoi, oche, orsi, scimmie, antilopi, aquile, cani, piccioni… senza dimenticare gli ospiti sgraditi delle trincee: mosche, zanzare, pidocchi, cimici, topi e pantegane…
Ma i protagonisti, i più versatili compagni dei soldati di ogni esercito sono stati i cavalli, i muli, gli asini, i cammelli, i dromedari… per una guerra che è stata davvero combattuta davvero a 6 gambe.

Animali che hanno ovviamente subito il destino più misero e che in questo caso vogliamo accostare alla forma più alta dell’espressione umana: la poesia.
Le parole degli antichi o di soldati italiani, inglesi, tedeschi che raccontarono la guerra con l’intensità della poesia, animano le fotografie dell’Archivio di Guerra di Vienna per suggerirci una riflessione sulla sorte tragica che nelle guerre unisce gli uomini e gli animali.

In ricordo anche di Orio, il mulo che ci ricordava la guerra anche se non l’aveva vissuta.